Canto della Pasquetta -Campolieto 6 gennaio 2025  https://youtu.be/_EIp0jiF6PE

IV edizione Presepe Vivente Campolieto


Campolieto .Visita del Nuovo Vescovo







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Maggio 2021, il mese della preghiera incessante per la fine della pandemia

Sono stati resi noti i trenta Santuari che in ogni angolo del mondo, dal Giappone alla Bosnia, dalla Nigeria all'Argentina, guideranno la preghiera mariana ogni giorno del prossimo mese di maggio con la quale i fedeli, nella recita del rosario, invocheranno la fine della pandemia e la ripresa delle attività sociali e lavorative. Ad aprire e chiudere questo incessante momento di preghiera sarà Papa Francesco


Andrea De Angelis - Città del Vaticano 

Con gli occhi rivolti al cielo, le mani giunte o inginocchiati. A casa, come sul luogo di lavoro. Da soli o con i propri cari. Per vivo desiderio del Santo Padre, il mese di maggio sarà dedicato a una “maratona” di preghiera per invocare la fine della pandemia, che affligge il mondo da ormai più di un anno e per la ripresa delle attività sociali e lavorative. Papa Francesco ha voluto coinvolgere tutti i Santuari del mondo in questa iniziativa, perché si rendano strumenti per una preghiera di tutta la Chiesa. L’iniziativa - si legge nel comunicato del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione - si realizza alla luce dell’espressione biblica: “Da tutta la Chiesa saliva incessantemente la preghiera a Dio” (At 12,5).

Ogni giorno un'intenzione di preghiera 

Il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, incaricato dal Papa di organizzare l’evento, ha esteso l’invito a tutti i Santuari del mondo, in modo da promuovere la diffusione dell’iniziativa nelle relative regioni, così da raggiungere i sacerdoti, le famiglie e i fedeli tutti, invitandoli a unirsi a questa preghiera di intercessione e speranza alla Beata Vergine. Con la preghiera del Rosario, ogni giornata del mese è caratterizzata da un’intenzione di preghiera per le varie categorie di persone maggiormente colpite dal dramma della pandemia. Tra le altre, si pregherà per coloro che non hanno potuto salutare i propri cari, per il personale sanitario, per i poveri, i senza tetto e le persone in difficoltà economica e per tutti i defunti.

I trenta Santuari

I trenta Santuari rappresentativi scelti per guidare la preghiera mariana in un giorno del mese sono: Nostra Signora di Walsingham in Inghilterra; Jesus the Saviour and Mother Mary in Nigeria; Madonna di Częstochowa in Polonia; Basilica dell’Annunciazione a Nazareth; Beata Vergine del Rosario in Corea del Sud; Nostra Signora Aparecida in Brasile; Our Lady of Peace and Good Voyage nelle Filippine; Nostra Signora di Lujan in Argentina; Santa Casa di Loreto in Italia; Nostra Signora di Knock in Irlanda; Vergine dei Poveri a Banneux in Belgio; Notre Dame d’Afrique in Algeria; Beata Vergine del Rosario di Fatima in Portogallo; Nostra Signora della Salute in India; Madonna Regina della Pace a Medjugorje in Bosnia; St. Mary’s Cathedral in Australia; Immacolate Conception negli Stati Uniti; Nostra Signora di Lourdes in Francia; Meryem Ana in Turchia; Nuestra Señora de la Caridad del Cobre a Cuba; Madonna di Nagasaki in Giappone; Nuestra Señora de Montserrat in Spagna; Notre Dame du Cap in Canada; Santuario Nazionale Madonna Ta’ Pinu a Malta; Nuestra Señora de Guadalupe in Messico; Madre di Dio a Zarvantysia in Ucraina; Madonna Nera di Altötting in Germania; Nostra Signora del Libano; Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei in Italia.



Covid-19, restrizioni anche per i riti della Pasqua 2021: la decisione del Vaticano

Le disposizioni della Santa Sede su come celebrare i riti della Settimana Santa in questi tempi di pandemia

di Redazione - 17 Febbraio 2021 - 15:59

Città del Vaticano – Niente processioni e niente lavanda dei piedi. L’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 “ha portato molti cambiamenti anche al consueto modo di celebrare la liturgia“. Inizia così la nota della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, a firma del prefetto, il cardinale Robert Sarah, e del segretario, l’arcivescovo Arthur Roche, inviata ai vescovi e alle Conferenze episcopali di tutto il mondo in cui si indicano nuove ì disposizioni da osservare per celebrare i riti della Settimana Santa 2021.

Resta valido il Decreto del 25 marzo 2020, emesso su mandato di Papa Francesco: dunque valgono le indicazioni dello scorso anno per le celebrazioni della Domenica delle Palme, del Giovedì Santo, del Venerdì Santo e della Veglia Pasquale. Nel testo si ricorda che “in molti Paesi sono ancora in vigore rigide condizioni di chiusura che rendono impossibile la presenza dei fedeli in chiesa, mentre in altri si sta riprendendo una più normale vita cultuale”.

Il documenta sottolinea poi come “l’uso dei social media ha molto aiutato i pastori a offrire sostegno e vicinanza alle loro comunità durante la pandemia“. “Per le celebrazioni della Settimana Santa si suggerisce di facilitare e privilegiare la diffusione mediatica delle celebrazioni presiedute dal vescovo, incoraggiando i fedeli impossibilitati a frequentare la propria chiesa a seguire le celebrazioni diocesane come segno di unità“.

In tutte le celebrazioni, di concerto con la Conferenza Episcopale, occorre poi “prestare attenzione ad alcuni momenti e gesti particolari, nel rispetto delle esigenze sanitarie” Si incoraggia anche “la preparazione di adatti sussidi per la preghiera in famiglia e personale, valorizzando anche alcune parti della Liturgia delle Ore”.

Le modifiche ai riti

Come si legge nel decreto dello scorso 25 marzo, la celebrazione della Domenica della Palme dovrà avvenire “all’interno dell’edificio sacro”. Si richiede che le cattedrali adottino “la seconda forma prevista dal Messale Romano, nelle chiese parrocchiali e negli altri luoghi la terza”.

Per quanto concerne la Messa crismale, gli episcopati potranno, a seconda della situazione del Paese, indicare un eventuale trasferimento di data. La Messa Crismale può essere spostata in un altro giorno più adatto, se necessario, perché conviene che vi partecipi “una significativa rappresentanza di pastori, ministri e fedeli”.

Per la Messa in Coena Domini, si stabilisce che “si ometta” la lavanda dei piedi, già facoltativa. Non verrà effettuata neanche la processione conclusiva e il Santissimo Sacramento verrà custodito nel tabernacolo. Eccezionalmente, viene concessa ai presbiteri la facoltà di celebrare la Messa “senza concorso di popolo, in luogo adatto”.

Durante la preghiera universale del Venerdì Santo, sarà cura dei vescovi “predisporre una speciale intenzione per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti“. Modificato anche l’atto di adorazione alla Croce. Il bacio, come si specifica nel decreto del 25 marzo del 2020, “sia limitato al solo celebrante”. Per quanto riguarda la Veglia Pasquale, si chiede infine che sia celebrata “esclusivamente nelle chiese Cattedrali e parrocchiali” e che per la liturgia battesimale “si mantenga solo il rinnovo delle promesse battesimali”.

Infine, la Congregazione ringrazia i Vescovi e le Conferenze episcopali per aver risposto pastoralmente a una situazione in rapido cambiamento, nella consapevolezza “che le decisioni prese non sono sempre state facili da accettare da parte di pastori e fedeli laici. Tuttavia – conclude la Nota – sappiamo che sono state prese al fine di assicurare che i santi misteri siano celebrati nel modo più efficace possibile per le nostre comunità, nel rispetto del bene comune e della salute pubblica”.



Da domani 26 ottobre in relazione al cambio orario la Santa Messa  viene anticipata alle ore 17:00 e  verrà celebrata nei giorni feriali nella chiesa della Madonna del Carmelo.

La Domenica invece l'orario rimane invariato alle ore 11:00 e verrà celebrata nella Chiesa di San Michele Arcangelo. 

DPCM 24 ottobre.pdf



     Campolieto  26-27-28 settembre ore 18:00- Catechesi di Padre Antonio Garofalo  "Un DIO diverso" trasmessa in diretta sul canale you tube 



   Campolieto  27 settembre - Unicef   regala una orchidea  per aiutare i bambini malnutriti